Un concerto piuttosto atipico, quello di questa mattina alla Biblioteca Nazionale.
Partecipiamo spesso a eventi per fini benefici, e si somigliano sempre un po' tutti: spesso vi partecipa gente annoiata che si lava la coscienza con un'oretta di sofferenza su una poltrona ed un'offerta. Finito l'evento, la vita normale ricomincia.
Non è stato così questa mattina. Almeno non per me che scrivo.
Lo spettacolo era diviso in tre parti: abbiamo iniziato noi, e non serve più tessere altri inutili elogi per questa formazione splendida... ;-)
La parte centrale l'hanno interpretata Rossella e Francesco, due cantanti veri, di quelli che ti fanno venire i brividi, con un repertorio molto vario e davvero ben eseguito. Un vero piacere per le orecchie.
Già, le orecchie. Le abbiamo e non pensiamo che ci possa essere una vita senza suoni; o ancor peggio: una vita senza musica. Io non riesco.
Eppure la terza parte della mattinata ha ospitato un coro di ragazzi sordi. Ragazzi che non possono mettersi una cuffia e ascoltare la musica. Un trauma.
E invece la immensa lezione che abbiamo ricevuto questa mattina è che la musica non è solo quella che siamo abituati ad ascoltare. I visi di questi ragazzi che facevano coro senza suoni, esprimendosi con le mani vestite dei loro guanti bianchi (gialli in Yellow Submarine) è stata una grande lezione di felicità.
Gli occhi gioiosi esprimevano la stessa gioia che provo io quando ascolto e faccio la musica che mi piace.
Grazie ragazzi, grazie a voi, a chi vi coordina in questa passione, grazie perchè mi avete insegnato a capire che la musica è davvero per tutti.
br1